Tutti noi passiamo un sacco di tempo della nostra giornata - non negatelo - a cercare il mazzo delle chiavi o di casa, o dell’ufficio, o del garage, ecc.
Per le donne poi, una bella noia, dover rovistare nei centomila scomparti della borsa e finire sempre con il doverla svuotare completamente per trovare le chiavi.
Una comodità di cui tutti dovrebbero godere è quella di avere una porta con apertura elettronica.
Per meglio dire, è una comodità non dover utilizzare una chiave per aprire o chiudere una porta, e soprattutto una sicurezza per non rischiare di perdere mai una chiave, di farsela rubare o clonare.
Generalmente, il funzionamento di una porta con apertura elettronica è determinato dall’inserimento di un codice di sicurezza (che può andare da un minimo di 4 cifre fino ad un massimo di 8), con la possibilità di essere cambiato infinite volte.
Dal lato interno della casa (o negozio, o ufficio, o garage che sia) la porta si apre semplicemente premendo un tasto. In caso di necessità, per esempio se una persona anziana rimane sola a casa ed ha improvvisamente bisogno di essere soccorsa, il meccanismo può essere disabilitato per favorire l’ingresso dall’esterno, manualmente quindi, senza il bisogno di conoscere il codice di sicurezza, ma comunque dovendo azionare il cilindro della serratura.
Dal lato esterno, invece, l’apertura della porta può essere comandata in più modi: tramite la tastiera che abbiamo nominato prima, ma anche tramite transponder o smartphone.
Il Transponder, abbreviazione di transmitter responder, è un dispositivo automatico che trasmette un messaggio predeterminato in risposta ad un segnale ricevuto e predeterminato, per cui il circuito all’interno della porta riconoscerà automaticamente, una volta avvicinata, la sua “chiave elettronica” ed al segnale, solo a quello a cui corrisponde, aprirà la porta in questione.
Per utilizzare il nostro smartphone come chiave, invece, basterà scegliere di installare un sistema di apertura elettronica con annessa una scheda GSM. A quel punto, non dovremo far altro che chiamare il numero di telefono corrispondente a quella scheda per attivare il sistema di apertura. Ovviamente, la scheda GSM risponderà al comando solo quando a chiamarla saranno i numeri selezionati come “validi”, e quindi quelli registrati, durante la fase di installazione del sistema di apertura elettronico.
In realtà esistono anche altri sistemi di apertura elettronica, ma ormai rimangono un po’ più obsoleti, come quello del citofono, ad esempio.
Certo è che se si decide di installare questo tipo di centralina elettronica, al giorno d’oggi, con la frequenza con cui teniamo sempre a portata di mano il telefono cellulare, sarà più comodo pensare ad un’installazione che corrisponda a quella che prevede l’utilizzo dello smartphone.