Fino a poco tempo fa, realizzare una pavimentazione per esterni era piuttosto impegnativo, soprattutto per i non addetti ai lavori.
Nonostante in commercio esistessero già differenti materiali finalizzati alla realizzazione di pavimentazioni esterne,queste ultime erano comunque complesse e piuttosto onerose dal punto di vista della posa in opera: si fondavano essenzialmente sull'uso di inerti, cementi, armature e malte per la composizione dei piani d'appoggio, nonché colle di adesione per lo strato di finitura. Oggigiorno invece, realizzare un pavimento per esterni è facile ed economico.
Questa nuova frontiera del costruire è dovuta all’introduzione sul mercato del massello autobloccante e drenante, un prodotto che può essere utilizzato sia in maniera professionale, quando la superficie da pavimentare è ampia e assoggettata a carichi pesanti, sia in maniera artigianale, quando la superficie è di piccole dimensioni e destinata al transito pedonale.
I masselli autobloccanti per esterni, dunque, sono conci artefatti per la realizzazione di pavimentazioni carrabili e non.
L’artifizio consiste nella loro realizzazione: sono prodotti in serie, tramite l’utilizzo di cemento vibro-compresso.
Generalmente la superficie superiore dei conci, ossia quella a vista, è di forma rettangolare o quadrata, in maniera da consentire una più facile posa in opera. Per la sua finitura vengono usati materiali e colori diversi, in grado di rendere l’aspetto estetico che, di volta in volta, si vuole conferire al prodotto. Si passa da finiture moderne, a quelle naturali, a quelle antichizzate e via dicendo.
La struttura dei masselli autobloccanti è tale che la parte inferiore, non a vista, risulti "dentellata", ossia sagomata in modo da garantire l’aderenza al sottofondo. La dentellatura è generalmente composta da elementi emergenti longitudinali oppure reticolari.
Quando vengono posti in opera, previa preparazione di un sottofondo sabbioso a diverse granulometrie, non hanno necessità di malte per la loro adesione. La metodologia utilizzata ricalca l’antica ed efficace modalità che caratterizzava le infrastrutture stradali dell’Impero Romano. Un prodotto nuovo, dunque, per il riuso di una tecnica consolidata nei secoli.
L’innovazione rispetto al passato sta proprio nel massello: non più il concio naturale (per quanto più affascinante) da sagomare in maniera tale da potersi ricavare un piano di calpestio compatto, ma il concio già sagomato, il cui montaggio è semplice e veloce.
Le grandi proprietà di drenaggio che la pavimentazione a masselli autobloccanti conforma, sono dovute proprio al metodo con cui vengono poste in opera. Le acque meteoriche scivolano nelle insenature poste tra i conci, drenano attraverso gli strati di sabbia (o sabbia e ghiaia) del sottofondo e raggiungono il terreno naturale di giacenza, disperdendosi in esso.
Un grande errore, dunque, sarebbe quello di utilizzare malte e cementi per il loro alloggiamento. Questi materiali provocherebbero l’impossibilità di drenaggio e ne vanificherebbero lo scopo.
Sul mercato esistono molte imprese di produzione di masselli autobloccanti. L’adattabilità alle varie ambientazioni è perciò garantita. Per la scelta, basta avere buon gusto o affidarsi ad un architetto.
L'insieme delle qualità dei masselli autobloccanti ha fatto sì che la diffusione del prodotto sia stata estremamente rapida. Pavimentazioni con questo genere di elementi sono rintracciabili ovunque. Tale è la loro bellezza e naturalezza che, molto spesso, vengono confuse con impianti d'epoca o con risultanze di utilizzo di sofisticati prodotti naturali.