L'importo massimo della spesa non dovrà superare i 10.000 euro e verrà suddiviso in dieci quote annuali dello stesso ammontare. Se le unità immobiliari ristrutturate sono più di una, il proprietario potrà portare in detrazione più volte le spese, ossia per ogni immobile restaurato è possibile ottenere uno sgravio fiscale del 50% per le spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Per poter usufruire del bonus, è indispensabile che la data di inizio lavori di ristrutturazione sia precedente a quella dell'acquisto dei beni. Ciò sarà possibile verificarlo consultando le comunicazioni amministrative obbligatorie o, nel caso in cui non fossero necessarie, la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà redatta dal committente.
L'acquisto di porte, materiali per la pavimentazione, stoffe e complementi d'arredo non sono compresi nella detrazione, mentre ne fanno parte gli apparecchi di illuminazione così come pure il trasporto e il montaggio. Saranno agevolati anche coloro che acquisteranno elettrodomestici privi di etichetta energetica, fatto salvo che per quest'ultimi non ne sia ancora stato previsto l'obbligo.
Al fine di ottenere il bonus, ossia la detrazione, è necessario indicare sul modello 730 o sul modello Unico, le spese sostenute per l'acquisto dei beni.
Per poter ricevere il bonus mobili, è necessario effettuare il pagamento delle fatture tramite bonifico bancario o postale e carte di credito o di debito (bancomat). Nulla sarà risarcito a chi effettua il pagamento in contanti o con assegni bancari.
Sulle ricevute di pagamento è necessario indicare la causale del versamento, il codice fiscale di colui che riceverà la detrazione ed il codice fiscale o partita iva del beneficiario del bonifico.
Quanto indicato, è da considerarsi valido anche per le spese di trasporto e di montaggio.
Tutti i documenti relativi all'operazione, ricevute dei bonifici o transazione per i pagamenti con carte di credito, fatture ed estratto conto bancario che certifichi l'avvenuto rimborso, devono essere conservate nel tempo, per qualsiasi verifica disposta dagli enti preposti.
I lavori sugli immobili che danno il diritto a ricevere il bonus comprendono: la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia, il restauro e il risanamento conservativo. La manutenzione ordinaria, invece, non consente alcun rimborso. Ciò comprende: l'imbiancatura dei vani, il rifacimento della pavimentazione, la sostituzione dei serramenti esterni, lavori di lattoneria, ripristino di tegole, intonaci e recinzioni.