Aprire una Partita Iva: costi e procedure

Stai pensando di metterti in proprio come libero professionista o vuoi aprire una nuova attività?Quello che ti serve, oltre a tanta voglia di fare e all'imnpegno necessario, è aprire una Partita Iva.Come fare? Te lo spieghiamo in questo utilissimo articolo!

Così come per ogni persona esiste un identificativo univoco, in questo caso il codice fiscale, lo stesso avviene anche per le aziende, che come identificativo utilizzano la Partita IVA.

Ma cos'è realmente la partita IVA?


L' IVA è la controparte italiana all'europea VATIN (Valued Added Tax Identification Number, ovvero Numero Identificativo per l'Imposta sul Valore Aggiunto) che, come per ogni paese dell'Unione Europea, ha la propria variante.
Ad esempio, in Francia esiste la TVA (Taxe su la Valeur Ajoutée), in Spagna il NIF (Número de Identificación Fiscal) e così via.
Quel che differenzia queste varie versioni è il modo in cui le cifre identificative sono strutturate.

Parlando della Partita IVA, il codice è formato da 11 numeri: i primi sette sono valori progressivi e univoci, i tre successivi vanno ad indicare la provincia che ha rilasciato la matricola mentre l'ultimo numero fa da codice di controllo per verificare se l'intera stringa di numeri è a norma.

Come aprire una partita IVA?


Innanzitutto è bene precisare che una partita IVA può essere aperta da qualsiasi titolare di una società o da un professionista autonomo.

Per aprire una partita IVA è necessario comunicare l'inizio della propria attività all'Agenzia delle Entrate, su un modello specifico: l'AA9/7 nel caso di lavoratori autonomi o l'AA7/ nel caso di società.
Il modello deve essere presentato sia di persona verso l'Ufficio apposito, sia con una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Da lì, il passo successivo è scegliere se aprire un regime forfettario o ordinario, mentre chi ha un'azienda da qualche anno può restare col regime dei minimi.
Completata la procedura, viene assegnata la partita IVA alla ditta, che rimarrà la stessa fino all'eventuale chiusura della società.

I costi

I costi di apertura di una partita IVA sono pari a 0, tuttavia sono presenti costi di gestione annui, sia da versare all'istituto che alle enti ad esso correlate.
Se il regime è di contabilità ordinaria, i costi si attesteranno sui 100 euro annui per la quota all'istituto, mentre i costi di commercialista e i contributi INPS varieranno in base alle attività svolte, più altre imposte come Irpef e Irap.
Col regime forfettario, invece, ci si ritrova davanti a costi ridotti nel caso di apertura di un'impresa di piccole dimensioni.

Elementi correlati all'apertura di una società

Oltre a creare una partita IVA, ci sono altri aspetti che bisogna curare per avere una società fornita di tutte le credenziali per ottenere popolarità e quindi pubblico.
La maggior parte di queste credenziali riguarda la pubblicità dell'azienda.

Un fattore che influenza pesantemente la popolarità della ditta è un sito web che si presenti in primo piano nel caso di ricerche nell'ambito curato dall'azienda.
È necessario quindi avere un personale esperto alle proprie dipendenze per poter creare un sito fruibile e che attiri clientela, mettendo in mostra i pregi del proprio operato.
Altro fattore importante riguarda l'immagine coordinata dell'azienda.
Con identità si va quindi a considerare l'eventuale creazione di biglietti da visita per la propria società, oltre a dover creare un proprio logo personale, che andrà a rispecchiare ciò che la società propone.
Un logo ha infatti un impatto elevatissimo ai fini pubblicitari di qualsiasi prodotto, poiché fa da identificativo grafico per l'utenza, che lo ricollegherà automaticamente alla società e ai servizi da essa offerti.

Per concludere, il processo di creazione di partita IVA è molto semplice, poiché adotta un sistema semplificato per l'utente, lasciando tutte le pratiche burocratiche in mano a addetti dell'istituto e commercialisti.

Ciò richiede, certo, un esborso economico, ma assicura una situazione stabile e senza complicazioni per tutta la durata vitale della società, permettendo al titolare di occuparsi soltanto delle pratiche che riguardano il lavoro e l'esposizione al pubblico della sua società e dei servizi che essa offre.
Parlando di pubblicità, se da un lato la partita IVA è una costante necessaria per la creazione di una società, dall'altro c'è bisogno di inventiva da parte del/dei titolare/i dell'azienda, che devono cercare di coprire quanti più versanti possibili per quanto riguarda la popolarità della stessa, per potersi assicurare almeno una parte d'utenza iniziale.

Pietro Mantovani

Appassionato di web marketing e computer music, ho effettuato i miei studi presso l’Università di Reggio Emilia, Corso di Laurea in Marketing e Comunicazione d’Impresa. Per PreventivoFacile mi occupo di Project Management per lo sviluppo di nuovi progetti digitali. Sono inoltre moderatore delle sezioni e-commerce e Adwords del GT Forum. Scrivo articoli dedicati a prodotti e marchi interessanti.

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