La pulizia di un impianto di riscaldamento, sia a termosifoni che a pavimento, necessita di lavaggio sia della caldaia, che delle tubazioni e dei termosifoni: tale pulizia è necessaria anche quando si sostituisce la vecchia caldaia con una nuova.
Questa operazione, oltre ad essere necessaria per mantenere in buono stato sia la caldaia che i termosifoni, permette anche un risparmio energetico e una durata maggiore di tutto l'impianto.
Vantaggi derivati dalla manutenzione
I vantaggi di questa pulizia dell'impianto di riscaldamento sono molteplici: viene ripristinato lo scambio termico e il calore circola in tutti i punti dell'impianto evitando che si creino zone fredde, la caldaia viene riportata al rendimento termico di progetto, vengono eliminati problemi di rumorosità e formazione di aria, viene bloccata la corrosione della ruggine e la formazione di calcare nei tubi.
Oltre a presentare tutti questi vantaggi, la manutenzione dell'impianto del riscaldamento è obbligatoria per legge, con Decreto Ministeriale (DI 195/2005, DI 311/ 2006 e DPR 59/2009).
Come viene effettuata la pulizia della caldaia
La pulizia della caldaia e dell'impianto del riscaldamento viene effettuata con una pompa di lavaggio in cui circola sempre la stessa acqua con aggiunta di un liquido pulente a base di anticalcare; questo procedimento può durare un paio di ore, poi si procede con solo acqua per pulire i tubi dal sedimento rimasto, ed a fine lavoro vengono effettuati dei test clinici per rilevare l'acidità dell'acqua e la quantità di calcare presente, viene fatto un trattamento delle acque da inserire nella caldaia, con aggiunta di un liquido protettivo e filmante per prevenire formazioni di calcare, corrosione ed alghe.
La fase successiva richiede più tempo, può avere una durata che va dalle due alle otto ore, in funzione dell'estensione dell'impianto e del numero di termosifoni presenti nell'appartamento.
Gli impianti a pavimento che si estendono su due livelli richiedono un lasso di tempo maggiore, perché è necessario pulire tutti i termosifoni e i tubi che li collegano singolarmente, quindi la spesa per questo lavoro sarà più elevata.
Trattamento delle acque
Il trattamento delle acque è prescritto dal D.P.R. n 59/09. Può essere effettuato "purché rientri entro i limiti dei parametri previsti per l'acqua potabile". E' possibile collocare all'ingresso dell'acqua, dopo il contatore, un filtro, un dosatore e un addolcitore per acqua potabile per ridurne la durezza e portarla a 7/8 f.
Lo scopo dell'addolcitore è quello di rendere l'acqua ideale per l'igiene personale, per la protezione di lavastoviglie e lavatrici, evitando la formazione di macchie alle stoviglie e per proteggere la biancheria dall'infeltrimento. Per la produzione di acqua calda, con una potenza complessiva che non superi i 100 KW, è necessario un filtro di sicurezza di capacità superiore a 50 micron per riempimento e reintegro.
Trattamento delle acque in un impianto di riscaldamento
Il trattamento delle acque negli impianti di riscaldamento viene effettuato per prevenire le formazione di incrostazioni calcaree e fenomeni di corrosione.
Le incrostazioni calcaree vengono favorite dal riscaldamento dell'acqua, (che fa precipitare i carbonati di calcio e magnesio), che porta all'isolamento dell'impianto termico e al consumo maggiore di gas per portare l'acqua alla temperatura programmata.
Queste incrostazioni tendono a formarsi sulle superfici di rame e metallo presenti all'interno della caldaia, anticipando l'usura dell'impianto e la necessità di riparazioni e sostituzioni di componenti avariati.