Facciamo qualche passo indietro e partiamo dai concetti basilari.
Sappiamo che il fotovoltaico assorbe energia solare e la trasforma in energia elettrica. Perché possano essere funzionali ai loro scopi, i pannelli vengono collegati in serie ad un inverter di stringa di grandi dimensioni, che ha il compito di trasformare la corrente continua prodotta in corrente alternata.
Questo, tuttavia, può generare alcuni inconvenienti che a volte si verificano negli impianti fotovoltaici:
- I momenti di ombra: può capitare che durante la giornata alcuni pannelli si trovino in una zona d’ombra. Sebbene le aziende e gli installatori maggiormente qualificati riescano, grazie alla adeguata progettazione dell’impianto, a prevenire il problema, in taluni casi ciò non è possibile ed il fenomeno delle zone d’ombra non si può evitare. Accade quindi che, con una sorta di effetto domino, l’intero impianto ne risenta, riducendo la produttività.
- Il guasto di un pannello: i pannelli non sono tutti uguali. Può capitare che alcuni perdano la propria funzionalità prima di altri, cosa che comporterebbe un cambiamento nella funzionalità dell'impianto.
È qui che interviene l’innovazione del microinverter.
Grazie a questa particolare tecnologia, l’energia non viene convogliata in un unico dispositivo, ma ogni pannello monta un proprio inverter.
In questo modo il microinverter ricopre tre ruoli fondamentali :
1) Permette ad ogni singolo pannello di tramutare la corrente continua in corrente alternata, direttamente sul tetto.
2) Isola il pannello che rimane in penombra mentre gli altri continuano a produrre la stessa quantità di energia.
3) Permette una diagnosi in tempo reale di ogni pannello e, qualora uno di questi non funzionasse, lo si potrà semplicemente sostituire senza alcun bisogno di intervenire sull’intero impianto.
I microinverter sono meno efficaci dal punto di vista dell'efficienza di picco.
Teniamo presente che un inverter normale ha un’efficienza di picco del 98%, contro il 96% del micro. Tuttavia, il microinverter soffre meno la perdita di energia sui cavi e, a conti fatti, l’efficienza effettiva dell’uno e dell’altro grossomodo si equivalgono.
I vantaggi che possono derivare dalla scelta di puntare sui microinverter sono molteplici, soprattutto perché una tecnologia del genere è in grado di far rendere al massimo un impianto fotovoltaico e renderlo maggiormente efficiente.
Gli apparecchi, infatti, possono montare un dispositivo Mppt che è capace, leggendo i valori di tensione e corrente, di stabilire se un pannello sta lavorando al massimo delle proprie potenzialità. In questo modo si potrà agire di conseguenza ed intervenire laddove la resa dell’impianto o di un singolo pannello non sia quella attesa.
Da non sottovalutare, infine, il lato della sicurezza.
I microinverter riducono l’alta tensione della corrente continua che si genera sul tetto con un impianto tradizionale e permettono di ridurre i rischi, in caso di incendio dell’edificio, sia per chi abita la casa, sia per i Vigili del Fuoco.