Per prima cosa è utile adottare una strategia di protezione passiva, che prevede l’installazione di finestre rinforzate, vetri antisfondamento, inferriate, porte blindate ecc. che possono limitarne le possibilità di intrusione; ma questi accorgimenti non evitano totalmente il problema, quindi è necessario attuare una strategia di protezione attiva, generalmente tramite l’adozione d’impianti antifurto e antiintrusione elettronici, in grado di rilevare un potenziale pericolo e rendere tempestivo l’intervento.
Ma come fare a scegliere il giusto impianto di allarme?
Il primo passo da fare è valutare il rischio cui l’abitazione è esposta. Alcuni dei parametri più importanti per determinare i fattori di rischio sono:
- Area geografica
- Tipologia abitazione (villa isolata, appartamento, etc.)
- Dimensioni dei locali
- Eventuale accesso piano terra
- Numero e tipo di accessi (finestre, porte, balconi)
Una volta identificati i fattori di rischio, sarà possibile scegliere il sistema antifurto da adottare più adeguato.
Esistono in commercio due tipologie principali d’impianto di allarme:
Perimetrale che crea una protezione esterna alla casa e si attiva quando viene aperta una finestra o una porta.
Volumetrico che la protegge internamente, si attiva a ogni variazione di temperatura o spostamento d’aria, quindi quando c’è una presenza dentro la casa.
Consiglio: Per una casa con un alto fattore di rischio è meglio utilizzare entrambe le soluzioni.
Per rendere un dispositivo di allarme ancora più efficace, questo può essere collegato ad un pronto intervento tramite comunicatori telefonici e ai sistemi video, che permettono di gestire l’allarme da remoto e di monitorare a distanza gli ambienti.
Inoltre si possono distinguere gli allarmi con fili o senza fili:
Un impianto di allarme con fili è collegato a una rete di cavi elettrici che prevedono un’installazione all’interno del muro comportano quindi dei costi elevati ed un intervento piuttosto complesso.
Quelli senza fili o wireless invece sfruttano le onde elettromagnetiche e sono dotati di batterie a lunga durata, l’installazione è sicuramente più semplice e veloce. I sensori wireless sono però più costosi.
Ogni impianto d'allarme è costituito da tre elementi: la centrale, il cuore dell’impianto che comprende l’elettronica, un accumulatore e una batteria; i rilevatori che captano i tentativi d’intrusione e ci sono vari tipi di rivelatori, alcuni che rilevano il movimento, altri rilevano il calore, altri rilevano l'apertura di porte e finestre; e i dispositivi d'allarme, locali e/o remoti come sirene e combinatori telefonici, questi ultimi permettono il collegamento con istituti di vigilanza.
Per quanto scritto sopra, non è possibile stabilire quale sia il miglior antifurto in senso assoluto. La scelta va fatta in base alle proprie necessità ed è bene chiarire all’installatore quali sono. Tenendo questo in mente, prima di chiedere un preventivo, vi consigliamo di preparare una lista che riporti:
- Numero e dimensioni dei locali
- Numero porte e finestre da allarmare
- Tipologia abitazione
- Tipo di avviso desiderato: sirena, chiamata automatica alla polizia, sms, etc.
- Eventuale videosorveglianza (anche qui, se volete la funzione remoto)
- Wireless o fili
Consiglio: assicuratevi della presenza della marcatura CE, e magari anche del marchio di certificazione IMQ-Sistemi di sicurezza nelle apparecchiature, in modo da essere certi che i dispositivi siano conformi alla normativa.
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